I segnali di un futuro sempre più caratterizzato da automobili con motori elettrici è oramai sotto gli occhi di tutti. I produttori spingono verso l’apertura di nuove aziende, abbandonando la produzione delle auto diesel e non c’è giorno che passi senza una nuova notizia del settore che riguardi l’elettrico.
Un mercato tutto da costruire e che offre le maggiori possibilità di successo a chi prima degli altri avrà saputo anticipare il futuro.
E ancora una volta Tesla si rende protagonista rivelando due numeri su tutti: 100mila e 6.
Dove il primo rappresenta l’obiettivo di vendita di veicoli entro la fine del 2018 e il secondo il numero di minuti necessari ai nuovi Super-Charger, i super caricatori del modello V3 per fornire piena autonomia alle batterie, dando alle auto la possibilità di percorrere fino a 400 km.
A questo punto c’è bisogno di comprendere come si possa gestire un mercato in così grande espansione nel momento in cui la rete di rifornimento è però ancora ridotta ai minimi termini.
E su questo Tesla fornisce informazioni che sono lo specchio di Elon Musk e delle sue capacità di aggredire il mercato. Di nuovi supercaricatori negli Stati Uniti ne sono state installate diverse unità in circa 12000 stazioni di ricarica.
Ora è stata creata una versione molto più adatta ad essere collocata in ambito urbano: la sua comparsa è prevista a breve in anteprima nelle città di Chicago e Boston.
Il ridimensionamento di questi caricatori ha dovuto fare un compromesso sui tempi di ricarica (che salgono fino a 45 minuti). Ma il principale vantaggio di queste colonnine sarà il loro posizionamento vicino a supermercati, centri commerciali e distretti del centro.
Così da offrire ai proprietari delle auto il tempo necessario alla ricarica mentre fanno commissioni varie. In prossimità dell’introduzione sul mercato della Model3, che sarà venduta negli USA da settembre, e nel resto del mondo Italia compresa nel corso del 2018, alla Tesla programmano di adeguare la rete dei Super Charger con l’obiettivo di arrivare a 10000 unità nelle aree più vicine alle città e in una configurazione molto simile alle stazioni di servizio tradizionali.
A questa rete, con un programma denominato “destination charging” si aggiungeranno altri 15mila connettori meno potenti ma che saranno distribuiti a spese dell’azienda Californiana in località di transito, come Hotel, golf club ristoranti o più semplicemente in aree strategiche per chi viaggia in Tesla.
Fonte: